giovedì 8 dicembre 2011

Cofferati, queste misure oggi non servono più

Sergio Cofferati, ex segretario Cgil e oggi europarlamentare, esprime il suo dissenso verso le misure sulla riforma previdenziale varate dal governo Monti. "La cancellazione della parziale rivalutazione delle pensioni minime è odiosa e iniqua - ha affermato l'ex leader Cgil nell'intervista rilasciata oggi a Il Riformista - E' assurdo che paghino i pensionati da 1.500 euro al mese e non dirigenti e professionisti che ne guadagnano 7mila, 8mila o 9mila". E su questa riforma, che il ministro Fornero ha definito strutturale e necessaria, Cofferati aggiunge: "Ci arriviamo con anni di ritardo e senza ottenere risparmi davvero significativi", ricordando come "il sistema contributivo pro-rata per tutti, uomini e donne, è una proposta della Cgil del 1996-1997" che suscitò l'ira delle forze di sinistra e di fronte al quale "Bertinotti e il Prc, contrari, fecero cadere il governo Prodi". Ma questa strada, secondo Cofferati, non è più percorribile perché oggi "ridimensionare il reddito di milioni di pensionati vuol dire comprimere la loro capacità di spesa e, dunque, la crescita".

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