sabato 14 aprile 2012

Cosmetici e candele profumate aumentano il rischio di diabete

Uno studio dei ricercatori dell'Università di Uppsala ha stabilito che esiste un legame tra gli ftalati, sostanze presenti in cosmetici, candele profumate, profumatori ambientali e materie plastiche e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2
Un lavoro dei ricercatori pubblicato su Diabetes Carè, dimostra che persino con un modesto aumento nei livelli degli ftalati nel sangue, il rischio di diabete è raddoppiato. «Sebbene i nostri risultati debbano essere confermati da altri studi, supportano l'ipotesi che alcune sostanze chimiche ambientali possono contribuire allo sviluppo del diabete», sintetizza Monica Lind, associato di medicina ambientale presso la Sezione di Medicina del Lavoro e ambientale dell'Università di Uppsala. Il team ha analizzato nuove informazioni dal cosiddetto studio Pivus, che copre più di mille donne e uomini di 70 anni a Uppsala. Il team ha esaminato i valori della glicemia a digiuno e dell'insulina in tutti i soggetti, inoltre ha sottoposto campioni di sangue all'analisi di varie tossine ambientali, comprese le sostanze che si formano quando il corpo metabolizza gli ftalati. Come previsto, il diabete era più diffuso tra le persone in sovrappeso e con elevati livelli di lipidi nel sangue. Ma i ricercatori hanno anche scoperto un legame tra i livelli ematici di alcuni ftalati e la maggior prevalenza di diabete. E questo anche dopo aver tenuto conto di obesità, lipidi nel sangue, fumo e attività fisica praticata. Insomma, per chi presentava alti livelli di ftalati il rischio di sviluppare il diabete è doppio rispetto a chi aveva concentrazioni più basse di queste sostanze. «Per scoprire se veramente gli ftalati sono fattori di rischio per il diabete, sono comunque necessari ulteriori studi», dice Lind.

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